domenica 22 dicembre 2013

Tares


venerdì 13 dicembre 2013

Comunicato 13-12-13

A riprova di quanto sostenuto circa l'esistenza di un gioco di sponda tra la giunta provinciale di centro-sinistra e la giunta comunale di centro-destra sono state registrate nelle ultime 48 ore, da un alto, la replica del vice-presidente Sabatini, che sotto lo pseudonimo di SEL Argentario ha parlato di autogol del PD, e, dall'altro, il goffo tentativo dell'amministrazione comunale di convincere, uno per uno, i portecolesi che lo stesso PD sia contro i pontili galleggianti sostitutivi della catenaria. Tutte falsità! IL PD non ha mai espresso contrarietà. Il PD ha posto l'accento su un altro aspetto della vicenda. Ha detto che Sabatini e Cerulli hanno utilizzato la questione della catenaria, la cui soluzione è attesa dai cittadini di Porto Ercole da decenni, a solo scopo di immagine: vale a dire, per sviare l'attenzione degli stessi portercolesi dall'autorizzazione concessa congiuntamente da Provincia e Comune alla costruzione di 34 villette nella zona del Golf. E che il protocollo d'intesa integri un'operazione di facciata lo dimostra la circostanza per cui, ammesso e non concesso che possa essere effettivamente attuato, esso costituisce un provvedimento ad hoc e non il tassello di una strategia più ampia con cui si vuole affrontare e regolare il fenomeno del diportismo. Il PD ha poi sostenuto – e sostiene ancora – che il vicepresidente della Provincia stia conducendo manovre poco cristalline ai danni della popolazione, affermando sui giornali posizioni, proprie e di partito, che non trovano, però, riscontro nella sua condotta da amministratore pubblico. E che il PD sia nel giusto l'ha involontariamente dimostrato lo stesso Sabatini col suo intervento dell'11 dicembre. Invece di pubblicare un atto amministrativo serio (non un “parerino”) dal quale si evincesse la sua opposizione alla variante del Golf – una contrarietà convinta (le astensioni non valgono) al punto da mettere in discussione gli equilibri della giunta di cui fa parte – il vicepresidente ha preferito alzare il solito gran polverone a cui ci ha ormai abituato la stragrande maggioranza dei politici italiani. Tiri fuori questo atto e la polemica si chiuderà con le scuse pubbliche del PD dell'Argentario. Altrimenti sia lui a scusarsi. Non col PD, ovviamente. Bensì coi cittadini di Monte Argentario e, soprattutto, cogli elettori di SEL

mercoledì 11 dicembre 2013

Comunicato 11-12-13

A Monte Argentario, i votanti alle primarie sono stati 437. Di essi, 400 sono stati i santostefanesi e 37 i portecolesi che si sono recati al gazebo di Porto Santo Stefano, allestito presso la sede della CGIL. Il risultato ha visto la vittoria di Matteo Renzi con 342 voti pari ad una percentuale del 78,2%, seguito da Filippo Civati (53 voti pari al 12,1%) e Gianni Cuperlo (42 voti pari al 9,7%). Tra i motivi di soddisfazione ci sono sia la grande disponibilità e partecipazione dei volontari, in larga parte under-trenta, sia la consapevolezza di aver contribuito all'elezione in assemblea di un'esponente dell'Unione comunale locale, la dottoressa Matilde Giovani. Lo schiacciante consenso ottenuto dal Sindaco di Firenze, però, non può far passare sottotraccia il dato relativo ad una contenuta affluenza alle urne. Esso viene spiegato come la riprova del fatto che l'intervento diretto a sostegno della mozione Renzi da parte del Presidente della Provincia, figura con cui il PD locale ha aperto aspri fronti polemici dalla scorsa primavera, abbia di fatto allontanato dal gazebo una considerevole fetta di iscritti e dei simpatizzanti del nuovo segretario del PD.

lunedì 9 dicembre 2013

Comunicato 9-12-13

Riguardo al protocollo d’intesa firmato sulle catenarie di Porto Ercole il PD di Monte Argentario ribadisce la propria contrarietà sul metodo adottato dall’Amministrazione Comunale e quella Provinciale. Ci troviamo di fronte ad un documento siglato in “stanze segrete” senza nessun dibattito e discussione con le forze politiche presenti sul territorio, scavalcando consiglio comunale e commissioni consiliari, proprio come è accaduto per la variante del Golf. Assistiamo così increduli alle ipocrite assemblee pubbliche che vengono indette dall’Amministrazione di Monte Argentario per far credere alla popolazione di essere partecipe, a posteriori, di decisioni già prese. Il programma di governo di una Giunta seria dovrebbe coincidere con quello elettorale. Se Cerulli ha il bisogno di confrontarsi con la cittadinanza 6 mesi dopo la campagna elettorale vuol dire che in quel momento hanno pensato più a curare la copertina del proprio programma che al contenuto dello stesso e comunque che non hanno ancora le idee ben chiare. Avranno poi in quella occasione spiegato ai cittadini perché hanno aumentato in maniera vertiginosa l’imposta relativa alla Tares? Hanno pensato agli effetti negativi sulle famiglie, commercianti e piccoli imprenditori in questo momento di crisi? Ci rammarica inoltre il fatto che il Vice Presidente della Provincia Sabatini, piuttosto che incontrare Cerulli per chiarire la sua posizione sulla vicenda del Golf, abbia siglato un ulteriore protocollo d’intesa senza prima far valere quelle istanze di protesta contro la variante che il suo partito, SEL in accordo con la nostra posizione, ha fortemente espresso sulla stampa dei giorni scorsi. Questo modo di fare politica a noi non piace perché non pone i rappresentanti del territorio in un democratico tavolo di discussione sulla risoluzione delle problematiche locali. E’ possibile che quando saremo chiamati ad esprimere la nostra posizione nelle prossime elezioni, parafrasando il Presidente alla Provincia di Grosseto, “non voteremo più chi ci ha delusi”

sabato 7 dicembre 2013

Comunicato 7-12-13

  • Il PD di Monte Argentario manifesta le proprie perplessità sul significato di queste primarie, facendo proprie le osservazioni di chi finora ha appoggiato la candidatura renziana. I meccanismi alla base della scelta democratica dei rappresentanti del territorio a sostegno dei candidati sanno di vecchie logiche partitiche che non prefigurano il rinnovamento che si aspettano i cittadini. Le nostre riserve, sia chiaro, non nascono da pretese personalistiche o da esclusioni, anche se non si può tacere il fatto che un'argentarina sia stata inserita nel listino a sostegno del Sindaco di Firenze senza alcuna garanzia di rappresentare veramente il territorio: la sua collocazione infatti è scomoda e ha poche probabilità di successo. Piuttosto esse originano dalla consapevolezza che al suo posto andranno sicuramente a Roma personaggi “sospetti”, vale a dire imbarcati last minute a seguito dell'accordo siglato, a ridosso dei congressi locali, dal comitato Grosseto per Renzi con un'altra anima del PD provinciale: personaggi da sempre convinti sostenitori di Bersani.
  • Renzi ha parlato di cambiamento, di meritocrazia, di ascolto delle istanze dei territori, di rigorosa distinzione tra renziani della prima ora e i cooptati dell'ultimo minuto – del cui sostegno si poteva dubitare in termini di genuinità – i quali avrebbero dovuto spingere il carro e non salirci sopra. E' chiaro che Il Sindaco di Firenze non ha colpe per quanto accaduto in Maremma: egli è stato semplicemente tradito da chi godeva della sua fiducia. Detto ciò, però, il problema resta. Con quale faccia possiamo continuare a rapportarci all'elettorato e continuare a parlare di cambiamento alle varie sensibilità del partito di fronte all'incoerenza della realtà provinciale? Come possono i renziani continuare a radunare simpatizzanti attorno alla figura di Matteo e chiedere loro di sostenere, oggi domenica 8, un candidato che non rappresenta i territori e che occupa una posizione a seguito di una selezione non meritocratica? Qualcuno, ai vertici, ha un'idea di come farlo senza incorrere in una sconfessione del percorso fin qui compiuto?